Vorschlag und Probe für eine Buchübersetzung aus dem Italienischen

Rosangela Barcaro, Paolo Becchi e Paolo Donadoni
PROSPETTIVE BIOETICHE DI FINE VITA
La morte cerebrale e il trapianto di organi
FrancoAngeli, Milano 2008, p. 89f

Nel corso degli anni l’opposizione ai criteri neurologici (di morte cerebrale totale e di morte del tronco encefalico) è gradualmente cresciuta ed è stata manifestata non soltanto da teologi e filosofi, ma anche da medici e neurologi, i quali, come avremo modo di vedere in questo capitolo, hanno iniziato la questione della morte cerebrale a partire da indagini ed osservazioni cliniche su pazienti con lesioni neurologiche comunemente denominate “morte cerebrale totale”. […] I dubbi circa la validità di morte cerebrale ai fini della determinazione della morte dell’organismo si riflettono inevitabilmente sul reperimento degli organi, e generano interrogativi sulla liceità del prelievo di organi vitali dispari: se si protraggono le funzioni dell’organismo come un tutto, seppure soltanto grazie alle apparechhiature per la ventilazione artificiale, prelevare gli organi provoca la fine di quell’organismo che abbia subito la morte cerebrale totale? Se la risposta è affirmativa, l’attuale pratica del trapianto di organi non può ritenersi moralmente lecita.

Im Laufe der Jahre sind die Vorbehalte gegen die neurologischen Kriterien (den Gesamthirntod und den Hirnstammtod) beständig stärker geworden. Sie wurden nicht nur von Theologen und Philosophen vorgebracht, sondern auch von Medizinern und Neurologen, die – was in diesem Kapitel noch zu zeigen sein wird – den Hirntod ausgehend von klinischen Untersuchungen und Beobachtungen an Patienten in Frage gestellt haben, bei denen der “Gesamthirntod” diagnostiziert worden war. […] Die Zweifel daran, ob der Hirntod ein gültiges Kriterium zur Bestimmung des Todes des Organismus sein kann, wirken sich unvermeidlicherweise auf die Organbeschaffung aus und geben Anlass zu kritischen Rückfragen betreffend die Zulässigkeit der Entnahme nichtpaariger lebenswichtiger Organe: Fährt der Organismus fort, als ein Ganzes zu funktionieren – wenngleich nur dank medizintechnischer Unterstützung, insbesondere mit Hilfe des Respirators –, ist es dann nicht so, dass die Organentnahme das Ende dieses Organismus herbeiführt, der den Gesamthirntod erlitten hatte? Bejahen wir diese Frage, so ist die derzeitige Praxis der Organtransplantation moralisch nicht länger vertretbar.

 

 

Probeübersetzung aus der italienischen Tageszeitung LA REPUBBLICA

Ogni anno su strada settemila vittime

ROMA – Giornata della memoria dedicata alle vittime della strada. L’iniziativa europea è stata sostenuta in Italia con messe e manifestazioni laiche. Mentre il Papa, subito dopo l’Angelus, rivolgeva un pensiero alle vittime di incidenti stradali, l’associazione dei familiari delle vittime ha organizzato in 76 città occasioni di riflessione . Ogni anno più di 7mila persone perdono la vita in incidenti stradali, mentre sono più di 20mila quelle rese invalide, oltre ai feriti. Tra le manifestazioni più importanti quelle delle croci, a Brescia: in piazza della Loggia sono state esposte 200 croci e su ciascuna è stata esposta la foto di una vittima della strada; in terra scarpe e un casco appartenuti a un ragazzo che ha perso la vita finendo con lo scooter contro un auto.
[La Repubblica, 20. Novembre 2006, S. 29]


Jedes Jahr 7000 Straßentote

ROM – Tag des Gedenkens an die Opfer des Straßenverkehrs. Italien beteiligte sich mit zahlreichen Messen und Demonstrationen an dieser europäischen Initiative. Unmittelbar nach Angelus ließ der Papst den Opfern des Straßenverkehrs eine Grußadresse zukommen, während die Vereinigung betroffener Familien in 76 Städten Orte des Gedenkens einrichtete. Jährlich kommen bei Straßenverkehrsunfällen mehr als 7000 Menschen ums Leben; über 20000 werden zu Invaliden, von den Verletzten ganz abgesehen. Zu den wichtigsten Veranstaltungen gehörte die Demonstration der Kreuze in Brescia: Auf der Piazza della Loggia wurden 200 Kreuze, mit dem Foto eines Verkehrsopfers versehen, aufgestellt. Auf dem Boden Schuhe und der Helm eines Motorroller-Fahrers, der beim Zusammenstoß mit einem Auto ums Leben kam.